L’Ambito Territoriale di Caccia Genova 2 Levante intende innanzitutto esprimere soddisfazione e gratitudine per il grande numero di osservazioni/proposte inviateci dai selecontrollori, osservazioni e proposte che hanno senz’altro contribuito a migliorare la bozza di Disposizioni per la caccia di selezione dei Cervidi da noi inizialmente approntata. Visto il riscontro, positivo sia in termini di contenuti che di approccio, pacato e costruttivo, vi possiamo anticipare che l’esperienza sarà sicuramente replicata anche per le prossime stagioni.
L’ATC GE2 ha cercato di dare uniformità alle numerose e variegate proposte pervenute, facendo sintesi soprattutto delle istanze più richieste e frequenti. Va in ogni caso sottolineato come alcune delle segnalazioni arrivate andassero al di là delle nostre fattive possibilità e volontà, in quanto legate a provvedimenti normativi e regolamentari sovra-ordinari rispetto alle Disposizioni di attuazione che vengono proposte dall’Ambito a Regione Liguria.
L’ATC Genova 2 ha comunque cercato di andare incontro il più possibile alle richieste pervenute, per esempio attribuendo un maggior peso in termini di punteggio alla proprietà, rispetto alla residenza, all’interno dei Comuni in cui ricade ciascuna Unità di Gestione.
Inoltre ha incontrato il vostro plauso pressoché totale la scelta di modificare l’attribuzione dei punteggi assegnati ai capi abbattuti, abbandonando le ormai obsolete differenze tra le diverse classi dei capi e andando invece verso una maggiore premialità del merito venatorio, inteso sia in termini di risultato numerico sia di corretto abbattimento dei capi assegnati. A questo proposito l’Ambito ha infatti stralciato dalla proposta iniziale la possibilità di attribuzione di punti in caso di abbattimento non corretto e, al fine di aiutare eventuali cacciatori in difficoltà (a volte anche qualche furbetto), ha accolto le proposte volte alla necessità di essere accompagnati qualora venissero commessi errori non lievi.
Tanti di voi hanno segnalato il costo troppo basso di alcuni capi, in particolare del C0 di capriolo: per questo motivo si è scelto di arrotondare alla decina successiva il valore di qualche classe.
Visto che in merito alle modalità di prima assegnazione dei capi sono arrivate le segnalazioni più discordanti, l’ATC ha deciso di pianificare o meno la realizzazione di pacchetti ragionando caso per caso, in maniera indipendente per ciascuna U.d.G., cercando così di ottimizzare le scelte sulla base delle peculiarità di ciascun territorio gestito. In merito a questo occorre sempre ricordare che l’Ambito ha il dovere di tenere in primaria considerazione l’entità di realizzazione dei piani di prelievo assegnati ad ogni U.d.G., come più volte richiestoci dall’ISPRA.
Nell’ottica di andare fin da subito incontro alle richieste dei selecontrollori, l’ATC GE2 ha scelto di rendere applicabili già da quest’anno le novità che, essendo uniformi e uguali per tutti (in particolare quelle riguardanti i punteggi di residenza e proprietà nei Comuni dell’U.d.G.), non creassero sperequazioni, lasciando invece impregiudicati per la stagione 2021/2022 i criteri legati ai punteggi dei capi abbattuti, che avrebbero finito per produrre iniquità tra i diversi selecontrollori anche in virtù delle scelte di abbattimento da questi fatte nei mesi scorsi, in presenza di regole di attribuzione dei punti piuttosto differenti.
Va infine ricordato lo sforzo tecnico-gestionale del nostro ATC nei confronti della caccia di selezione, che ormai da alcuni anni ci vede partecipare nel dialogo con ISPRA e che, in questo momento, ci sta impegnando nel tentativo di ampliamento e creazione di un primo Comprensorio di caccia al capriolo, nonché nella prosecuzione della ricerca di nuovi metodi volti ad accertare le densità del capriolo.
L’ATC GE2 sta mettendo in campo tutto questo al fine di ampliare il più possibile, anno dopo anno, l’estensione del territorio da dedicare alla caccia di selezione dei Cervidi, non dimenticando tuttavia che questa forma di caccia deve restare un’attività altamente specialistica, tale quindi da richiedere sempre maggiore esperienza e formazione.
Proprio partendo da questa consapevolezza l’Ambito si prefigge di colpire sempre più, in futuro, comportamenti sbagliati di cui purtroppo ben conosciamo l’esistenza, quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: una certa abitudine alla mancata denuncia dei colpi esplosi, oppure alla pratica della caccia attraverso un eccessivo impiego dell’auto, o ancora allo svolgimento dell’attività attraverso forme di gruppo non consentite.
Scarica le nuove Disposizioni di attuazione per la caccia di selezione dei Cervidi